Il Valzer del gettone e il nonsense, ecco cos’è la Serie C
Saranno sessanta le squadre che parteciperanno alla Serie C 2017-2018?
In molti se lo stanno domandando, visto che dopo il Latina anche il Como e’ stato escluso ufficialmente oggi.
Le formazioni aventi diritto ma che versano in gravi difficolta’ sono almeno altre 4, ovvero Akragas, Messina, Mantova e Maceratese. I tempi stringono e tra due giorni le societa’ dovranno presentare la fideiussione bancaria o assicurativa.
Prevediamo un “massacro” e se i fatti non ci daranno ragione ne saremo certamente felici, visto l’esperienza maturata in fatto di fallimenti.
Una situazione veramente complicata da accettare, gestire e che sta mettendo in difficiolta’ la stessa Federazione.
Durante una recente riunione dei vertici federali qualcuno ha chiesto l’azzeramento dei ripescaggi in caso che siano 6 le societa’ escluse. Un’ipotesi che non pare remota, anche se il presidente Gravina non vuol sentir parlare di modifiche al regolamento, le stesse modifiche – aggiungiamo noi – Â che hanno permesso alla neo nata Triestina di poter ambire ad un ripescaggio. Vero presidente!?
Gravina non ha intenzione, almeno per quest’anno (aveva dichiarato che dopo la composizione dei gironi se ne sarebbe andato?) di cambiare formula: “Non è una mia scelta, sono le regole che dicono che il campionato è a 60 squadre. Qualcuno si illude di risolvere la questione tagliando le squadre, ma ci vuole una riforma di sistema. Il problema è il calcio italiano, non la Serie C”.
E’ certo che in federazione molti vorrebbero una Serie C a 40 squadre, cosi’ da ridurre da 104 a 84 i club professionistici.., Ma la Serie B e la A non si toccano, giusto? Dunque andiamo avanti con il VALZER DEL GETTONE, un gettone molto caro e per di piu’ anche a fondo perduto. Ma l’importante sono i soldi, non la credibilita’! vero cara Federazione Italiana Giuoco Calcio !?
Che disastro questo calcio; malato, sconquassato, venduto, sporco e anche di basso livello.
Tra societa’ gestite in maniera disastrosa (per fortuna esiste il Fair Play finanziario!?) e regolamenti come bandiere al vento, le serie minori del calcio italiano sono veramente un nonsense, un NONSENSE !
Intanto dalla Serie D, vista la situazione generale, diversi club sarebbero gia’ disposti AD IMBUCARE IL GETTONE da 300mila euro pur di tornare tra i professionisti.
Tutti tranne il presidente del Lumezzane Cavagna, che vorrebbe la riammissione e sarebbe contrario a versare soldi alla federazione per il ripescaggio: “Non intendo regalare soldi per far fronte ai debiti di società che mi hanno condannato alla retrocessione con comportamenti di mercato assurdi” – ha dichiarato nei giorni scorsi il presidente rosso-blu. Una vicenda da seguire con attenzione e che ci trova perfettamente d’accordo con il presidente Cavagna.
Il Campionato di Serie C 2017-2018.
Per sapere quali saranno le squadre iscritte in Serie C dovremo aspettare il 20 di Luglio, visto che il 5 andra’ presentata la fideiussione. Entro l’11 la Covisoc verificherà le domande d’iscrizione e stabilirà chi è dentro e chi fuori, con le squadre escluse che potranno fare ricorso entro il 14. infine sara’ il Consiglio Federale (20 Luglio) a dare il verdetto definitivo. A seguire gli eventuali ripescaggi.
Vediamo di seguito quali sono le squadre in seria difficolta’.
L’Akragas si è iscritto al campionato versando la tassa di iscrizione, ma resta il timore che l’attuale proprieta’ non riesca a garantire un’altra stagione di Serie C.
Sono segnali chiari quelli che ha mandato alla citta’ il presidente Silvio Alessio, che ieri ha rilasciato una breve intervista al Giornale di Sicilia.
Il club siciliano ha perso per strada importanti sponsor e la situazione finanziare non sarebbe delle migliori.
“Abbiamo iscritto la squadra insieme al socio di maggioranza Marcello Giavarini – ha dichiarato al Giornale di Sicilia il presidente Silvio Alessi – perché non ci sentivamo di farla scomparire, ma da soli non possiamo garantire nulla”. Alessi ammette che sono stati avviati dei contatti per cedere il pacchetto di maggioranza ma che si tratta di passi minimi la cui portata è ancora tutta da valutare. «Attraverso un nostro socio ci è stato riferito che c’è l’interesse di avviare una trattativa, – ha dichiarato Alessi – non sappiamo quali saranno gli sviluppi ma di sicuro dovremo fare in fretta perché ripetiamo da mesi che da soli non abbiamo le risorse per andare avanti e ci sono diverse scadenze che incombono”.
Messina. Sono ore di attesa e speranza nella citta’ dello Stretto. Speranza, trepidazione, fiducia, sconforto. La tifoseria giallorossa attende con sentimenti contrastanti l’evolversi della crisi societaria, non ancora definitivamente superata nonostante gli sforzi del presidente Franco Proto. Anche in questo caso il club ha presentato la domanda di iscrizione ed ha versato la tassa stessa, ma la documentazione e’ incompleta. Anche il Messina ha gravi difficolta’ economiche e l’unica speranza e’ l’ingresso di un nuovo socio. Intanto molti giocatori si stanno trasferendo nella vicina Catania, dove, per altro e’ finito anche Antonino Minutoli, segretario dei messinesi da 5 anni.
Il Mantova non è ancora spacciato, anche se la diagnosi lascia ben poco spazio alle speranze dei tifosi biancorossi.
Il presidente Marco De Sanctis ha presentato la documentazione necessaria per l’iscrizione, compreso il versamento dei 30mila euro relativi, ma la situazione non è affatto rosea.
Il club ha accumulato un debito sportivo importante (800mila euro, buona parte dei quali legata alle mensilità di stipendio non pagate) che potrebbe costringere la società virgiliana ad alzare bandiera bianca.
Intanto nella citta’ lombarda si sta svolgendo una corsa contro il tempo per cercare nuovi soci o sponsor disposti ad accollarsi buona parte del debito, nel contempo, si starebbe gia’ lavorando ad un piano b, con il Mantova che cercherebbe di riparte dalla serie D, magari con l’aiuto di altri imprenditori locali disposti a rilevare il titolo sportivo dall’attuale societa’.
La Maceratese ha presentato la domanda d’iscrizione, ma non sarebbero stati versati i 30 mila euro, ovvero il primo acconto dei 60mila necessari per la quota associativa. Questa sarebbe la terza di altre scadenze già non rispettate per effettuare l’iscrizione al campionato, ed il segnale non e’ affatto incoraggiante. Non sarebbero stati rispettati gli adempimenti relativi ai criteri infrastrutturali dello Stadio. Non sono stati versati gli stipendi e i contributi dei mesi di marzo, aprile e maggio e adesso manca anche l’assegno da 30 mila euro per l’iscrizione.
Adesso il prossimo step è tra due giorni, mercoledì 5 luglio, data in cui andra’ depositata in Lega una fideiussione. Se la Maceratese non riuscira’ a garantire nemmeno quella, sarà esclusa definitivamente dalla Serie C.
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